Carmine Manzi, poeta, scrittore, giornalista, conferenziere, nacque il 18 settembre 1919 a Sant'Angelo di Mercato San Severino, dove trascorse l'infanzia e la giovinezza.
Nel 1940 fondò la rivista di lettere e arti Fiorisce un Cenacolo e nel 1949 fu tra i fondatori dell'Accademia di Paestum, della quale è stato presidente dalla fondazione fino alla sua scomparsa, fondò e organizzò il Premio Nazionale Paestum, per lo sviluppo delle lettere e delle arti, delle scienze, dell'archeologia e del giornalismo.
Fu Sindaco dal 1954 al 1956, distinguendosi per entusiasmo e integrità nell'amministrazione della cosa pubblica.
Ricevette più di 600 tra diplomi, onorificenze e medaglie per la sua vasta e molteplice attività letteraria.
In particolare, ricordiamo: sette volte il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri (1961, 1968, 1973, 1976, 1978, 1989, 2003); La Medaglia d'argento dei Benemeriti della Cultura e dell'Arte (1992, dal Presidente della Repubblica).
Per i suoi sessant'anni di attività letteraria, venne insignito della massima onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana. Festeggiando i novant'anni fu insignito del Sigillo d'Oro da parte del Senato Accademico dell'Università degli Studi di Salerno. Come segno di apprezzamento della sua lunga e feconda attività letteraria ricevette ben nove lauree honoris causa in Italia e all'estero.
Ha scritto più di 150 libri, tra poesia, narrativa e saggistica, di cui alcuni tradotti in francese, inglese, spagnolo, greco e castellano.