E 'innegabile che oggi i "cammini" stiano vivendo una stagione particolarmente feconda: questo anno, per esempio, gli arrivi al Santuario di Compostela, dopo aver fatto il cammino sono stati trecentomila, decisamente un numero ragguardevole.
Il libro che state per leggere affronta un tema molto approfondito negli ultimi anni: quello delle vie del pellegrinaggio. In particolare qui trattiamo della via Francigena in uno dei suoi tratti, quello toscano, cercando però di darne una lettura diversa.
Come potrete notare abbiamo dato importanza alla presentazione di tematiche di generale interesse storico e inerenti la cultura del Medioevo in seguito alla considerazione di una necessità di inquadramento storico, geografico e culturale delle problematiche relative alla Via Francigena.
Malgrado l'argomento del libro restringa il quadro geografico alla Toscana è parso opportuno inserire le argomentazioni specifiche all'interno di un quadro italiano e perfino europeo, anche per far presente l'importanza extra-regionale ed internazionale delle vie di pellegrinaggio medievali quali la Francigena.
La diffusione del fenomeno del pellegrinaggio coincise con i profondi mutamenti della società medievale e con l'inizio di un periodo di relativa pace in tutta Europa.
Dopo l'anno Mille si verificò una forte rinascita spirituale che spinse migliaia di pellegrini verso le grandi mete della Cristianità medievale: Roma, la Terrasanta e Santiago di Compostella.
Il pellegrinaggio con le dure prove fisiche che implicava serviva al credente a raggiungere una conoscenza più personale e diretta della propria fede.
I pellegrini, inoltre, erano considerati per l'esperienza che andavano a compiere e per aver rinunciato al mondo, almeno temporaneamente, una sorta di casta, quasi un ordine religioso con una propria missione spirituale.
Roma era la meta più ambita delle "peregrinazioni maggiori" perché lì si trovava il capo della Cristianità, il successore dell'apostolo Pietro, a cui spettava l'assoluzione di tutti i peccati maggiori, ed era anche una città ricca di memorie e reliquie di martiri.
La via di "Monte Bardone", detta poi "Francigena", fu per secoli il percorso viario privilegiato per i collegamenti fra Roma e le regioni oltrappenniniche.
Particolare rilievo in questo libro ha la parte bibliografica, raccolta in questi anni, che rappresenta un corpus di ricerca vasto ed utile per chiunque voglia intraprendere studi ed approfondimenti futuri.
A questo libro ne seguirà, in futuro, un altro dedicato alla schedatura di tutte le emergenze architettoniche lungo il percorso della Via Francigena, che permetterà al viaggiatore come allo studioso un approfondimento di ricerca scientifica e divulgazione culturale.