English summary: The numerous archaeological campaigns that took place in the 1920s and 30s led to important discoveries throughout the Libyan territory. Ancient cities such as Cyrene, Apollonia, Ptolemais, Tukrah, Leptis Magna and Sabratha were unearthed, becoming world reference points for the History of Archaeological Studies. In the following decades, discoveries dating back to different periods were added, from prehistoric to medieval times, which led to the need to set up museums and laboratories, as well as offices dedicated to the management of this huge archaeological heritage, which requires specific technical skills and scientific expertise. In order to face this challenge, the Department of Antiquities has always given priority to cooperation with competent international institutions and with the archaeological missions operating in Libya, in particular the Italian ones. This exhibition highlights the archaeological activity of the Italo-Libyan missions and shows the depth of cultural relations and the strength of the bonds of friendship between the two parties. This event also intends to be an opportunity for outlining future objectives such as technological training applied to archaeology, museum management, and the creation of digital databases for the conservation, study and contrast of the illicit trade of cultural assets. The event also aims at identifying specific materials and equipment for restoration, and consultancy in the field of archaeological publications. Efforts to establish common rules for the establishment of effective cooperation, aimed at preserving this heritage of humanity, are today more important than ever, so as to pass them on to future generations. Italian description: Le numerose campagne archeologiche avvenute negli anni Venti e Trenta del secolo scorso hanno portato a importanti scoperte su tutto il territorio libico. Citta antiche come Cirene, Apollonia, Tolemaide, Tocra, Leptis Magna e Sabratha sono state portate alla luce diventando dei punti di riferimento mondiali per la storia degli studi archeologici. Nei decenni successivi si aggiunsero scoperte risalenti a periodi diversi, dalla preistoria all'epoca medievale, dalle quali derivo la necessita di istituire musei e avviare laboratori, oltre che uffici dedicati alla gestione di questo enorme patrimonio archeologico che richiese abilita tecniche e competenze specifiche. Per far fronte a questa sfida, il Dipartimento di Antichita ha sempre dato priorita alla cooperazione con istituzioni internazionali competenti e con le missioni archeologiche operanti in Libia, in particolare quelle italiane. Questa mostra mette in luce l'attivita archeologica delle missioni italo-libiche e mostra la profondita delle relazioni culturali e la forza dei legami di amicizia tra le due parti. L'evento vuole inoltre essere l'occasione di delineare obiettivi futuri quali la formazione tecnologica applicata all'archeologia, la gestione museale, la creazione di database digitali per la conservazione, lo studio e il contrasto al commercio illecito di beni culturali, ma anche l'individuazione di materiali e attrezzature specifiche per il restauro e la consulenza nel campo delle pubblicazioni archeologiche. Gli sforzi per stabilire regole comuni per costruire una cooperazione efficace, volta a preservare questo patrimonio dell'umanita, sono oggi piu che mai importanti al fine di trasmetterlo alle generazioni future.