About the Book
La Philosophy for Children (P4C)Basandosi sui principi della Community of Inquiry di Dewey, negli anni settanta del XX secolo, Matthew Lipman, filosofo americano neopragmatista e professore alla Montclaire State University e alla Columbia University di New York, elabora, insieme alla sua collaboratrice, Ann M. Sharp, la Philosophy for Children (P4C), un programma educativo, mirato all'incremento delle capacità cognitive complesse e delle abilità linguistico - espressive e sociali dei bambini.Ponendosi in antitesi nei riguardi dell'alfabetizzazione informatica, Lipman propone l'educazione al pensare e allo sviluppo di un pensiero di alto livello, come obiettivi primari dell'educazione dei bambini, nel ventunesimo secolo.Fondatori dell'Istituto per lo sviluppo della filosofia per bambini, Lipman e Sharp definiscono la P4C, una "filosofia per bambini," o meglio un "filosofare con i bambini," che non intende insegnare la filosofia ai piccoli, ma fargli conoscere la pratica filosofica, cioè educarli al pensare, per incrementarne le capacità cognitive complesse e le abilità linguistico - espressive e sociali.Lipman e Sharp partono dalla convinzione che la capacità di pensiero astratto sia innata nell'essere umano e che ognuno di noi la possieda naturalmente. Basandosi sul riconoscimento dell'elevata componente educativa dell'indagine filosofica, i due ricercatori la intendono come pratica da sviluppare nei bambini, fin dai primi anni della scolarizzazione, nelle sue dimensioni estetiche, etiche, logiche, per migliorarne la capacità di ragionamento.Fondamentalmente, la filosofia per bambini è un approccio filosofico ed educativo, che mira a incoraggiare il pensiero complesso, a formare concetti e ricercarne il significato in una prospettiva esperenziale e pragmatica di tipo critico, creativo e valoriale, mediante la pratica del ragionare insieme in una Comunità di Ricerca Filosofica (CdRF), in cui si indaga sulle dimensioni filosofiche dell'esperienza, attraverso il dialogo critico-argomentativo e la costruzione condivisa di nuovi percorsi di conoscenza ed esplorazione della realtà. Tema centrale della Philosophy for Children è l'interesse, la cura, il caring thinking, basato sull'assunto che l'emozione sia alla base della scelta, della decisione e del giudizio.Lipman parte dal concetto di high order thinking, pensiero di alto livello, grazie al quale è possibile esplorare le diverse dimensioni dell'esperienza umana e riflettervi. Distingue, poi, tra pensiero critico e pensiero creativo.Il pensiero critico è autocorrettivo e consente di formulare giudizi e di compiere una serie di atti cognitivi, quali: -classificare, -elaborare e formulare assunti, -fare inferenze, -stimare, -valutare. Il pensiero critico consente di formulare giudizi e di compiere una serie di atti cognitivi, come: -classificare, -elaborare e formulare assunti, -fare inferenze, -stimare, -valutare. Il pensiero creativo ci consente, invece: -di creare, -di costruire idee e ipotesi, -di immaginare, -di pensare per assurdo, -di prospettare scenari. C'è poi la dimensione del "caring," che merita un approfondimento a parte.La dimensione del "caring"La dimensione del "caring" ci consente: -di apprezzare, -di giudicare, -di impegnarci, -di valutare.In inglese, infatti, to care significa "prendersi cura di," ma anche "importarsene" e, quindi, avere a cuore qualcosa o qualcuno e assumersi delle responsabilità nei suoi confronti. Il pensiero "caring" è basato sul riconoscimento che le emozioni sono forme di giudizio, che ci consentono di fare delle scelte e di prendere delle decisioni, in merito a persone e situazioni che, per noi, contano.